HealthTech Revolution

Innovazione e valore dell’HealthTech per una salute più sostenibile e inclusiva

Roma – 23.03.2023 

Il 23 Marzo si è svolta The Health Teach R(E)volution, la tavola rotonda che Medtronic, in collaborazione con il Corriere della Sera, ha promosso per sostenere la promessa di una Salute che, grazie alle nuove tecnologie, può essere più inclusiva, personalizzata e sostenibile. L’innovazione, se governata verso l’effettivo valore generato e misurata sull’impatto di salute di cittadini e pazienti, diventa abilitatrice di sviluppo e crescita sociale ed economica.

di 5,26 punti percentuali il risultato dello scorso anno (88,49% vs 83,23%) e crescendo anche significativamente su quasi tutte le 6 aree analizzate.

Un viaggio senza sosta all'insegna dell'Innovazione e della Sostenibilità

In Italia il peso della cronicità affligge il 40% della popolazione, percentuale tra le più alte nel mondo dove, a livello globale, le malattie croniche sono responsabili di 41 milioni di morti ogni anno. Di fronte alle sempre crescenti aspettative dei pazienti e cittadini verso l’equità e l’accesso alle cure, la Salute è al centro di un mondo in forte cambiamento, come l’aumento dei costi e la sostenibilità e per la trasformazione digitale che la pandemia ha accelerato di 7 anni. Il forte focus post pandemia verso la salute pubblica si basa sulla stima che il beneficio economico incrementale è di 2-4 euro per ogni 1 euro investito in una salute migliore.

Il ruolo delle nuove tecnologie è fondamentale e forti sono gli investimenti di Medtronic per valorizzare i trend di innovazione tecnologica quali la connettività e digitalizzazione, l’Intelligenza Artificiale, i dati, il machine learning, la mininvasività e miniaturizzazione, la robotica e la telemedicina con la remotizzazzione delle cure. L’innovazione non riguarda solo le tecnologie, ma anche il modello di governance che per Medtronic va orientato verso il valore generato dalle cure. Ogni anno sono circa 100 le nuove tecnologie realizzate da Medtronic e circa 400 istituzioni ospedaliere hanno deciso, in Europa, di lavorare con una partnership più ampia e orientata ad andare oltre l’acquisto di tecnologia per la salute.

L'evento, che ha visto come protagonisti diversi rappresentanti della filiera della salute, si è svolto questa mattina a Roma presso lo Spazio Ara Pacis. La vasta comunità territoriale e nazionale, composta da professionisti del settore, ha condiviso le proprie esperienze concrete sulla HealthTech (R)evolution ovvero sull’innovazione tecnologica per la salute con effetto misurabile e il rapporto pubblico-privato nella filiera.

Come Medtronic sta guidando il cambiamento

A dare il benvenuto e introdurre i lavori, Michele Perrino,Vice President di Medtronic, Enterprise Accounts & Services, Western Europe che ha sottolineato: "Stiamo guidando un’evoluzione senza eguali, una rivoluzione dell’HealthTech dove le nuove tecnologie offrono l’opportunità di ridisegnare le cure sulla base dei bisogni delle persone con la valutazione dei risultati e degli esiti di salute, per misurare il valore generato. Per noi la promessa di un ecosistema di salute, più sostenibile e inclusivo, costituisce un traguardo raggiungibile attraverso gli strumenti della Partnership Pubblico Privata e con la convergenza di nuove tecnologie in grado di definire modelli di presa in carico, dalla prevenzione alla diagnosi e cura. Per il mercato questo significa definire modelli di offerta inclusivi di servizi e soluzioni, con nuove modalità di acquisto e nuove modalità di pagamento".

Primo panel di discussione: "Esperienze dalla Community of Practice"

Nel corso del primo panel è emerso il cambio di rotta portato avanti da Consip con un nuovo approccio agli acquisti di dispositivi medici basato anche sulla sostenibilità dell’esito. Come confermato da Giuseppina Bisceglia, Category Manager - Area Sanità – Divisione Sourcing Sanità, Beni e Servizi (Consip S.p.A.): "Consip pubblica procedure di dispositivi medici già dal 2016. Negli ultimi anni stiamo però modificando l’approccio a queste gare, introducendo nelle nostre procedure, come abbiamo fatto con pacemaker e defibrillatori cardiaci impiantabili, dei criteri focalizzati sulla performance a lungo termine dei dispositivi in grado di valorizzare il beneficio clinico e la qualità di vita del paziente. Stiamo quindi introducendo modelli innovativi di valutazione dove i dispositivi vengono valutati in base all’esito clinico".

A condividere questo nuovo approccio, anche la ESTAR, tramite la testimonianza di Monica Piovi, Consigliere regionale della Toscana, settore Provveditorato, gare e contratti e manutenzione sedi, che ha confermato come da anni anche la Regione Toscana abbia introdotto nuovi parametri, quali il monitoraggio dei risultati sul paziente anche su innovazioni disruptive come per le Valvole transcatetere. “I criteri di valutazione si spingono anche sui temi di sostenibilità ambientale e sociale, chiedendo all’industria di partecipare con responsabilità e attenzione”.

Luca Merlino, direttore generale del Centro cardiologico Monzino ha sottolineato invece, la necessità di "introdurre nelle aziende sanitarie nuovi dispositivi innovativi.  Occorre puntare alle strutture di eccellenza in modo da utilizzare al meglio l’alta innovazione. Con l’innovazione digitale molte attività di follow-up dei pazienti possono essere fatte al di fuori dell’ospedale: al Monzino abbiamo una procedura di controllo della persona cardiopatica che si effettua a distanza con un risparmio di risorse ad ampio spettro. Per questo motivo il sistema di rimborso DRG deve valutare l’intera gestione della malattia in un’ottica bundle".

Secondo panel di discussione: "Gli abilitatori chiave del Valore per la Salute: Digital Health, Open Innovation"

Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso, nel corso del secondo panel, anche Giulio Siccardi, Direttore UOC Sistemi informativi, patrimonio gestione della logistica e provveditorato, portale della trasparenza, il quale ha sottolineato il ruolo di Agenas: "Noi dobbiamo impegnarci sui servizi della sanità digitale che aumenta le performance del sistema. Oggi, con la fruizione aperta al cittadino del Piano Nazionale Esiti abbiamo dato impulso a una positiva competizione verso la migliore assistenza sanitaria".

Elena Bottinelli, Head of Digital Transition and Transformation Gruppo San Donato: “Dobbiamo considerare che il più importante luogo di cura del paziente è la casa e la digitalizzazione offre un’opportunità di change mananegemnt per ripensare il percorso di cura del paziente in tutti i momenti  e i luoghi di cura. L’obiettivo è di offrire più cure riducendo gli sprechi e la ridondanza. Il fascicolo sanitario 2.0 diventerà un elemento di connected care verso questa direzione".

Anna Lisa Mandorino di Cittadinanzattiva conferma che “Il cittadino è un elemento di proattività sulla costruzione del valore. Il nostro audit civico partecipato prevede diversi cicli con un approccio propositivo verso il miglioramento delle strutture e dei servizi sanitari. E’ una spinta al miglioramento continuo con indicatori di rilevazione condivisi".

Terzo panel di discussione: "Il Futuro è oggi: Sfide e risposte per l’Healthcare in Italia"

Dal terzo panel, invece, è emersa l’importanza che in questo campo assumono i rapporti di partenariato pubblico-privato al fine di garantire la sostenibilità dell’innovazione.

In tal senso, una best practice, è rappresentata dal Rome Technopole, come sostiene infatti Carlo Catalano, Direttore del Dipartimento di Scienze Radiologiche Oncologiche e Patologiche- Sapienza Università di Roma e Delegato dalla rettrice Polimenti per Rome Technopole: "La nostra Università partecipa attivamente in ambito di ricerca sanitaria in vari modi, adesso in particolare i PNRR ci ha dato la possibilità di partecipare a una serie di attività progettuali molte delle quali sono state finanziate, come la costruzione del Tecnopolo a Pietralata, progetto legato all’innovazione in ambito sanitario e alla realizzazione anche di alcuni device, portandoli da una base di ricerca a un ambito clinico, quindi al loro effettivo utilizzo".

Michele Muccini, Direttore Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati al Cnr Emilia Romagna e presidente di Mister Smart Innovation ha puntualizzato che “occorre definire in partenza i dati reali e tracciabili del bisogno di salute, ad esempio con lo sviluppo di nanotecnologie, puntiamo ad una piattaforma di partnership tra ricerca di base, clinica e industria".

Francesco Di Meco, direttore del dipartimento di Neurochirurgia all’Istituto neurologico Besta, professore ordinario di neurochirurgia all’Università statale di Milano, ha aggiunto: “La ricerca ha fatto grandi passi avanti, ma occorre distinguere l’innovazione reale e significativa sulla quale puntare attraverso uno snellimento e accelerazione in ambito di organizzazione clinica e sanitaria”.

L’evento è stato patrocinato da Confindustria Dispositivi Medici, ECOLE - Enti Confindustriali Lombardi per l’Education e American Chamber of Commerce in Italy.

Ecco alcuni highlights dell'evento e le parole di Michele Perrino, Vice President Enterprise Accounts & Service Western Europe