Un design antropocentrico per ottenere risultati migliori

Accesso alle cure

Aiutare chi ha bisogno nel mondo passa dalla comprensione dei bisogni delle persone.

La vera innovazione non è una mera questione tecnologica. Il nucleo dell'innovazione risiede nella capacità di migliorare le vite degli esseri umani e trovare modi sempre più efficaci con cui supportarci a vicenda. Per questo, nel futuro dell'innovazione sanitaria, anche il più piccolo dettaglio incentrato sulla persona può fare un'enorme differenza. Basta un singolo design innovativo per ampliare l'accesso all'assistenza.

Ricerca e sviluppo con i pazienti al centro

Per capire come raggiungere nuove fasce della popolazione, conduciamo studi clinici rigorosi e facciamo attenzione a integrare la diversità nelle nostre ricerche. Ma la sola esistenza di una particolare innovazione sanitaria non comporta che questa venga utilizzata in modo equo ed efficace. Ascoltiamo i bisogni dei pazienti, analizziamo le loro situazioni e sviluppiamo soluzioni che vanno dall'esperienza del singolo individuo fino alle più diverse comunità globali dove siamo presenti.

Il nostro primo compito è conoscere il contesto assistenziale e i fattori culturali, sociali ed economici che influenzano la vita dei pazienti. Prendiamo come esempio una condizione silenziosa ma potenzialmente letale: l'ipertensione. Milioni di persone nel mondo non sanno di esserne affette, e anche dopo la diagnosi non possono accedere a un percorso di cura ben delineato. Mettere il paziente al centro significa capire che non dobbiamo limitarci a migliorare i metodi diagnostici attuali, ma che dobbiamo chiederci quali sono gli ostacoli che le persone incontrano e cosa possiamo fare di più dopo la diagnosi. Abbiamo dedicato anni di ricerca e sviluppo per studiare i nervi in entrata e in uscita dai reni e per valutare in che misura un dispositivo minimamente invasivo possa aiutare alcuni dei pazienti che soffrono di ipertensione. In altri casi, i pazienti hanno effettivamente accesso alle cure di cui hanno bisogno, ma sono le équipe mediche a doversi districare tra garbugli di dati senza sapere da dove cominciare.

L'intelligenza artificiale (AI) può migliorare l'assistenza sanitaria aiutando l'analisi di dati complessi provenienti da diverse fonti di informazioni. In passato, il trattamento del diabete basava la regolazione della terapia sulla sola misurazione degli zuccheri nel sangue, reagendo a qualcosa che nel corpo era già avvenuto. Ora vogliamo utilizzare l'AI per integrare i dati che si riferiscono a diversi aspetti della vita dei pazienti, come lo stile di vita, l'attività fisica e l'alimentazione, e personalizzare la terapia prima che i livelli di zuccheri nel sangue inizino a cambiare.

La ricerca in ambiti poco esplorati e lo sviluppo di dispositivi che reagiscono in tempo reale ci ricordano costantemente degli ostacoli verso le cure e dell'eccezionale diversità dei nostri pazienti e dei loro bisogni. Per colmare i divari e assicurare un futuro all'assistenza sanitaria abbiamo bisogno di un design antropocentrico: un approccio che parte dai bisogni più semplici e più complessi di chi utilizza i nostri prodotti.

Le comunità svantaggiate affrontano regolarmente problemi di accesso all'assistenza sanitaria di qualità. Nel 2021 Medtronic ha avviato delle nuove strategie per ridurre le disuguaglianze nell'accesso della tecnologia sanitaria nelle comunità nere e ispaniche, incluse collaborazioni con l'American Diabetes Association e T1D Exchange per aumentare l'accesso alle terapie per il diabete. Per affrontare le disparità razziali e promuovere la giustizia sociale nelle comunità afroamericane, Medtronic Foundation ha destinato nel 2021 16 milioni di dollari in collaborazioni con cinque organizzazioni no-profit statunitensi, impegnate nella sanità e nella formazione STEM (ossia in ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico).

Per rispondere alle sfide generate dall'emergenza COVID-19, abbiamo continuato a sostenere i nostri dipendenti, pazienti, professionisti sanitari e comunità globali. Oltre a fare la nostra parte per fronteggiare la vertiginosa richiesta di ventilatori, tecnologie per il monitoraggio dei pazienti a distanza e molto altro, Medtronic e Medtronic Foundation hanno destinato 52,9 milioni di dollari in supporto continuo a seguito dell'emergenza COVID-19 dall'inizio della pandemia, dei quali 26,6 milioni di dollari in donazioni di prodotti. Grazie a questi sforzi, i partner di Medtronic Foundation hanno sostenuto 34.000 professionisti sanitari a livello globale e 289.000 pazienti.

Parliamo spesso del ruolo della tecnologia e delle simulazioni al computer nel futuro della sanità, ma alla fine sono le persone a realizzare costantemente progressi negli ambiti della sicurezza dei pazienti, della qualità e dell'innovazione”.

–Noel Colón, Chief Quality Officer, Medtronic

Il design antropocentrico

Al centro del nostro processo di design ci sono sempre state le persone. Ma il pubblico ha aspettative sempre più alte nei confronti dell'assistenza e dei dispositivi a cui ha accesso. I bisogni delle persone non sono solo clinici, ma anche emotivi.

Capitanati dall'Innovation Hub, la struttura che supporta la creazione di un'ampia gamma di prodotti e terapie frutto del design antropocentrico, tutti i nostri dipartimenti conoscono sempre meglio i pazienti e i fornitori a cui si rivolgono.

Durante il nostro impegno nel settore, abbiamo notato come la maggior parte degli ospedali disponeva di pochissimi monitor di telemetria, dispositivi che misurano i parametri vitali dei pazienti. Spostare i macchinari dove sono richiesti, utilizzarli e trasferirli al paziente successivo sono attività che ostacolano l'efficienza delle équipe mediche. Come risposta a questo problema, non abbiamo semplicemente "ripensato" al dispositivo: l'abbiamo rimosso totalmente. Ora, grazie a un nuovo software, la soluzione tecnologica alla base della telemetria può essere scaricata in pochi minuti su qualsiasi iPad e utilizzata con lettori a basso costo. Questa innovazione ha di fatto rimosso le barriere fisiche tra il medico e i pazienti e ha permesso di migliorare la qualità e l'efficienza delle cure.

Nel Regno Unito, una telecamera tanto piccola quanto all'avanguardia racconta una storia simile. Il tumore del colon-retto è il terzo tipo di cancro più comune in tutto il mondo.¹Le possibilità di screening semplificano molto la prevenzione, ma ogni procedura implica anche uno spostamento verso l'ospedale e un'endoscopia invasiva. A complicare il quadro, la pandemia di COVID-19 ha reso più difficile programmare gli screening, che molte persone già rinviavano ripetutamente. Così, abbiamo progettato una microcamera che i pazienti possono ricevere a casa e deglutire. In questo modo, i pazienti nel Regno Unito hanno accesso a un approccio assistenziale innovativo e più rispettoso della loro privacy, che permette di risparmiare tempo e risorse e salvare vite.

Il design antropocentrico è l'anello che congiunge l'esperienza dei pazienti (la loro patologia e le loro risorse e conoscenze) a innovazioni sanitarie che migliorano radicalmente la loro vita quotidiana. Conoscendo ciascun paziente, possiamo ottenere la soluzione di cui ha bisogno senza procedere per tentativi ed errori e senza che la tecnologia diventi un ostacolo rispetto a ciò che ci unisce: le relazioni con gli altri esseri umani”.

–Danny Gelfman, Distinguished Designer, Medtronic Innovation Lab

A photo of Medtronic Distinguished Designer, Danny Gelfman

Un workshop in Ruanda con l'organizzazione umanitaria Alight, per definire pratiche assistenziali più proattive

L'assistenza passa dalla compassione

Quando Medtronic Innovation Lab ha iniziato a operare in Ruanda in collaborazione con l'organizzazione umanitaria Alight, le risorse erano scarse anche per soddisfare le necessità umane più basilari: il futuro dell'assistenza sanitaria era un miraggio. Abbiamo fin da subito introdotto pratiche assistenziali proattive improntate alla compassione, mentre poco dopo abbiamo partecipato al progetto Amandi Compassionate Care Initiative. L'obiettivo del programma era quello di aiutare gli ospiti del campo profughi di Gihembe a usufruire dei percorsi di assistenza disponibili. Anche gli ambulatori sono stati riprogettati per essere più accoglienti per tutti i pazienti.

Tecnologie sanitarie: quando la somma non fa il totale

Siamo noi che dirigiamo l'innovazione. Se le persone non sono al centro, il futuro dell'assistenza sanitaria si ridurrebbe all'attesa del nuovo dispositivo accessibile solo a pochi, anziché significare innovazioni rivoluzionarie disponibili per tutti. Mentre i dati e le AI si sviluppano con una velocità inimmaginabile anche solo un anno fa, saranno il fattore umano e la connessione con i pazienti a rendere possibile l'accesso alle cure per tutto il mondo.

https://www.wcrf.org/dietandcancer/colorectal-cancer

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